APRICENA-GINOSA 2-2 Loconte e Pignatale nei minuti di recupero evitano la beffa
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SPORTING APRICENA: Leo, Glave, Caruso, De Vita, Cercone, Galullo, Del Fuoco, Ferrandino (27’ st Cifarelli), De Bellis, Falco (44’ st Pastucci), Grana (15’ st Esposito). A disp.: D’Ambrosio, Iacoviello, Lombardozzi, Morrone, Seccia, Borazio. All. Ferrara
GINOSA: Giampetruzzi, Pignatale, Carlucci (40’ st Lomagistro), Casale, Camassa, Cacciapaglia, Donno (4’ st Egitto), Romeo, Camara, Cellamare, Loconte. A disp.: Tanzi, Perrone, Tenerelli, Cirrottola, Coquin, D’Angelo, De Tommaso. All. Pizzulli
ARBITRO: Nicolae Cosmin Dediu di Foggia (Assistenti: Davide Addante e Pierpaolo Calabrese di Bari).
RETI: pt 17’ Galullo (A), 29’ De Bellis (A); st 47’ Loconte (G), 50' Pignatale (G).
NOTE: Ammoniti De Vita e Galullo (A), Pignatale, Camassa e Romeo (G).
APRICENA – Pareggio all’ultimo respiro per il Ginosa nell’esordio in campionato al “Madrepietra Stadium” di Apricena. Sotto di due reti alla fine del primo tempo, i biancazzurri cambiano pelle nella ripresa rimontando lo svantaggio e fallendo, tra l’altro, un rigore che avrebbe potuto consegnare tre punti d’oro. Prima frazione interpretata male dagli ospiti che sbagliano l’approccio alla gara consentendo ai foggiani, con soli due tiri in porta, di trovarsi avanti col doppio vantaggio. Primo pericolo portato avanti dagli jonici con Loconte che al 15’ conclude da distanza ravvicinata con la sfera che termina a lato di poco. Passano due minuti ed i locali sbloccano il risultato: su azione d’angolo, Galullo incorna sottomisura con la sfera che carambola sul palo e termina alle spalle di Giampetruzzi. La reazione ginosina è sterile ed al 29’ i padroni di casa, su azione di rimessa, raddoppiano: De Bellis, appena dentro l’area dal vertice sinistro, inventa una parabola velenosa che non lascia scampo a Giampetruzzi. I ragazzi del tecnico Pizzulli ripartono a testa bassa ed al 32’ Cellamare, dal limite, prova la conclusione a rete senza fortuna. La ripresa vede la metamorfosi del Ginosa che entra in campo più convinto e determinato alla ricerca della rimonta, pressando gli avversari a tutto campo, con il numero uno di casa che risulta il migliore in campo. Il tecnico ginosino apporta alcune correzioni tattiche in campo ed indovina i cambi con i baby Egitto e Lomagistro. Al 6’ la dea bendata volta le spalle agli ospiti quando Cacciapaglia (buona la prova del baby biancazzurro) conclude da distanza ravvicinata con la sfera che carambola prima sul palo e poi sulla traversa senza finire in porta. Al 14’ è Cellamare a provarci dai 25 metri con una bordata al fulmicotone sulla quale è strepitoso Leo che vola all’incrocio deviando la sfera in angolo. Altra occasione da rete per i biancazzurri al 17’ quando, sugli sviluppi di un angolo, Carlucci incorna sottomisura impegnando severamente l’estremo difensore locale. I padroni di casa sembrano messi alle corde come un pugile ed al 37’ il Ginosa ha una ghiotta occasione per riaprire il match, grazie ad un penalty concesso dal direttore di gara per un fallo su Camara: lo stesso Camara batte dagli undici metri ma si fa ipnotizzare da Leo che neutralizza il tiro dal dischetto. A quel punto sembra che la porta avversaria sia stregata, ma gli ospiti non mollano e vengono premiati nei minuti finali. Corre il 47’ (secondo dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro) quando il team ginosino accorcia le distanze con Loconte che raccoglie un tiro sporco in area di Camara ed infila sottoporta. I ragazzi del tecnico Pizzulli ci credono ed al 50’ completano la rimonta con il pari firmato dal baby Pignatale che, su azione d’angolo, controlla la sfera in area e lascia partire un diagonale velenoso che non lascia scampo a Leo, con la sfera che si infila sotto la traversa. Alla fine il bicchiere è mezzo pieno ma, con un po’ di attenzione in più nel primo tempo, si poteva portare a casa l’intera posta in palio. Domenica esordio al “Miani” nel derby contro il Grottaglie (sconfitto in casa dal Noicattaro) con l’obiettivo di incamerare i tre punti per riscattare il mezzo passo falso odierno.
Domenico Ranaldo